Vetri per finestre: come scegliere i migliori?
La scelta dei vetri per finestre deve essere fatta con cura ed attenzione, in quanto più dell’80% di una finestra è composta dalla superficie vetrata.
Per comodità o mancanza di conoscenza, spesso i venditori di serramenti non si soffermano molto su questo aspetto. Si preferisce spiegare al cliente le caratteristiche della tipologia di materiale con cui è fatta una finestra (legno, alluminio, PVC, acciaio o materiali misti), piuttosto che descrivere in dettaglio tutti i suoi elementi.
Insomma: ci si concentra sulla “cornice”, invece di guardare il “quadro”. Questo però è un errore che potrebbe costare caro al cliente.
Sbagliare la tipologia di vetri da installare sulle finestre, significa compromettere per sempre il risparmio energetico, il comfort o persino la sicurezza delle persone che vivono in casa. Orientarsi tra le tante tipologie di vetro per finestre presenti sul mercato, non è per nulla semplice.
Doppio vetro o triplo vetro? Vetro basso emissivo o selettivo? Vetro extrachiaro o trasparente? Vetri acustici o normali? Vetro temperato o stratificato? Le domande e i dubbi possono essere tanti.
Cerchiamo allora di fare chiarezza sulle diverse tipologie di vetri per finestre esistenti, in modo da evitare di commettere errori e, di conseguenza, fare un buon investimento.
Quali sono i parametri per la scelta dei vetri per finestre?
Per assicurare elevate prestazioni ai serramenti, al di là dei profili utilizzati, è necessario scegliere vetri con determinate proprietà che garantiscano:
- Comfort abitativo o quantità e qualità di luce ottimale (resa cromatica e riflessione interna) per l’abitazione
- Risparmio energetico in relazione al grado di isolamento termico da raggiungere
- Benessere in termini di isolamento acustico
- Sicurezza per evitare rotture dovute a shock termici o a incidenti domestici (adeguati vetri antinfortunistici)
In relazione agli obiettivi che si desiderano raggiungere, occorre tener presente alcune caratteristiche o parametri nella scelta dei vetri per finestre:
- Trasmittanza termica: esprime la quantità di calore che la vetrata disperde. Minore è questo valore, migliore è l’isolamento termico del vetro
- Fattore solare: è un parametro che valuta il calore irradiato dal sole che entra in casa
- Trasmissione luminosa: è la percentuale di luce che il vetro lascia passare e che determina il livello di luminosità naturale dell’abitazione
- L’abbattimento acustico: esprime la capacità del vetro di ridurre il rumore proveniente dall’esterno.
Vetri per finestre: doppio, triplo vetro e gas argon
Se prima la vetrata di un serramento era composta da un’unica lastra, oggi si usano comunemente dei “doppi” o “tripli” vetri costituiti da uno o due vetrocamera, formato da 2 o 3 lastre separate tra loro da un distanziatore (o canalina perimetrale).
Si formano in questo modo delle “camere”, all’interno delle quali vengono inseriti dei gas (tipo l’argon) che aumentano l’isolamento termico e acustico. La condensa sul bordo della canalina che distanzia i vetri, è un fenomeno molto frequente.
Al momento della scelta delle finestre bisogna optare per la canalina “a bordo caldo” (o in pvc), al posto della tradizionale in alluminio (o “fredda”), per evitare ponti termici e dispersioni energetiche.
Nel tempo poi il gas argon potrebbe uscire, diminuendo le prestazioni termiche. Quando la vetreria usa degli speciali sigillanti per incollare le lastre dei vetri, questo fenomeno non accade e questi manterranno le loro caratteristiche iniziali per molti anni.
Il suggerimento è quello di chiedere al serramentista di farsi rilasciare la certificazione di assenza delle perdite dei gas emesso da un laboratorio notificato secondo la norma UNI EN 1279/3.
Se la vetreria ha fatto le prove secondo tale normativa, potrà fornire una garanzia di 10 anni. Doppio o triplo vetro?
Per rispondere a questa domanda bisogna determinare prima il grado di isolamento termico che vogliamo raggiungere. In generale occorre una certa proporzione tra tutti gli elementi dell’involucro edilizio (muro, tetto e serramenti). Se siamo in presenza di muro molto spesso e isolato, sicuramente ha un senso utilizzare un triplo vetro (a doppia camera), invece di un doppio vetro (a camera singola) e viceversa.
Inoltre la scelta dipende anche dalla zona climatica in cui verranno installati i serramenti. I vetri tripli possono essere consigliati per zone climatiche più fredde (E o F). Per quelle più calde si potrebbero utilizzare i vetri doppi.
Vetri per finestre: basso emissivo o selettivo?
Il vetro basso emissivo (o “vetro termico”) è un vetro su cui è stata posta una pellicola di ossidi di metallo che funge da barriera per contrastare la dispersione termica. Consente quindi l’ingresso della luce solare e del calore, ma impedisce la fuoriuscita dell’energia emessa dai corpi radianti interni. In questo modo si riducono i costi di riscaldamento in inverno e si aumenta il grado di comfort dell’abitazione.
Il vetro selettivo è un vetro ad alta efficienza energetica che, oltre ad evitare la dispersione di calore all’interno dell’abitazione, è in grado di filtrare l’energia entrante in funzione della lunghezza d’onda e di respingere le radiazioni solari. Si tratta sempre di un vetro basso emissivo, ma che seleziona l’ingresso di calore per irraggiamento nella stagione estiva, mantenendo un’elevata trasmissione luminosa.
I vetri selettivi hanno pertanto il pregio di garantire ambienti luminosi: freschi d’estate e confortevoli d’inverno. Per questo motivo vengono chiamati anche vetri “4 stagioni”, perché possono rappresentare la soluzione ideale per mantenere inalterato il comfort abitativo tutto l’anno.
Vetri acustici per finestre
In commercio esistono vetri progettati appositamente per abbattere il rumore.
L’isolamento acustico del vetro è in funzione dello spessore di ogni lastra: più è spesso il vetro, maggiore sarà l’isolamento acustico. Esistono vetri per finestre dalle elevate prestazioni fonoisolanti come quello stratificato, composto da due lastre accoppiate tra loro e dove all’interno vengono inserite una o più pellicole in materiale plastico (PVB) per aumentare l’abbattimento acustico, oltre che la sicurezza.
Esistono vetri che raggiungono un grado d’isolamento acustico fino a 50 decibel, come quelli di Saint Gobain, ma sul mercato esistono tante soluzioni. I vetri acustici per finestre sono ideali nel caso l’immobile sia all’interno di centri urbani particolarmente trafficati, vicino a stazioni, aeroporti o locali notturni.
In questi casi un vetro per finestre standard non basterebbe per isolare dai rumori esterni e per garantire un adeguato comfort acustico. In generale i vetri acustici sono consigliati per chi vuole godere di una maggiore tranquillità, di notte o di giorno, nella propria abitazione.
Vetri per finestre: trasparenti o extrachiari?
Il 90% dei vetri usati per costruire le finestre sono trasparenti, perché sono più economici e facile da reperire.
La differenza tra i due vetri è importante: l’extrachiaro, essendo molto trasparente, ha una maggiore resa luminosa per gli ambienti, mentre il vetro trasparente (di colore verdognolo) ha all’interno degli ossidi di ferro.
La scelta tra l’uno o l’altro dipende dalle caratteristiche dell’infisso e dove verrà installato.
Per grandi vetrate panoramiche, vetrine dei negozi, quando non si vuole alterare la resa dei colori (o semplicemente si desidera maggiore luminosità in una stanza) si consigliano i vetri extrachiari.
I vetri trasparenti sono maggiormente “coprenti”, fanno passare meno i raggi solari e, di conseguenza, il calore.
Vetri di sicurezza o antinfortunistici
La sicurezza dei vetri per finestre è un tema fondamentale. Purtroppo i vetri, in caso di rottura, sono causa di incidenti gravi o mortali. Per questo motivo, installare dei vetri di sicurezza sui serramenti è appositamente previsto da una normativa in materia.
La norma UNI 7697 prevede l’obbligo dell’installazione di vetri antinfortunistici su tutte le portefinestre. E’ consigliabile montare vetri antinfortunistici, non solo sul lato interno (che è obbligatorio), ma anche su quello esterno.
La sicurezza non ha prezzo! I vetri antinfortunistici di dividono in due tipologie:
- Vetri stratificati (vetro visarm o laminato): hanno all’interno una lamina in PVB di materiale plastico che tiene uniti i due vetri. In caso di rottura fungono da “ragnatela” e i vetri restano attaccati alla lamina, come nel caso del parabrezza di un’automobile.
- Vetri temperati (vetro infrangibile o HST): grazie ad un trattamento termico che li rende molto più duri e resistenti di un vetro normale, in caso di rottura si frantumano in tanti pezzettini di vetro (piccoli e innocui).
Come scegliere i migliori vetri per finestre?
Di base non esiste il “vetro perfetto”, ma quello che si adatta meglio al cantiere a cui è destinato. Il consiglio pertanto è quello di rivolgersi ad un serramentista esperto in materia, che sappia consigliare la soluzione migliore rispetto al lavoro da realizzare.
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